Un orrore di lampadario

Il maestro vetraio Bergamin nel luglio del ’71 stava lavorando in bottega. Ad un certo punto gli piomba in laboratorio la moglie con il figlioletto di anni 3 asserendo che lei doveva andare in posta a pagare la bolletta della SIP e che lui doveva tenersi il bambino. A suon di madonne il Bergamin accetta di tenere il bambino. “Stai li buono nè che il papà deve fare un lampadario per la signora Troncon che lè una che paga quella”. Il bambino così si mette a giocare con dei cilindri di vetro colorato mentre il padre si adopera a soddisfare i gusti della cliente.

“Ecco qua va che bel ca lè” esclama il padre mostrando al figlioletto la pasta di vetro che sta lavorando.

“Ohbell” sospira il bambino mentre si alza dallo sgabello dove ora stava seduto con in mano delle perle di vetro colorato. Mai gesto mai fu più azzardato che mentre il bambino si avvicina inciampa in un’asse del pavimento e rovescia un numero imprecisato di perle sul lavoro del padre. Le perle a contatto con la pasta rovente si fondono con essa andando a rovinare l’immacolato lavoro.

Tra madonne e cristi e una notte a bestemmiare i santi e la famiglia il padre l’indomani si presenta dalla Troncon a consegnare il lampadario. La signora oltre a essere una che paga è una nota stracciacazzi così il vetraio sta volta sa che non vedrà una lira per il lampadario macchiato.

“‘giorno signora troncon”

“Oh Bergamin venghi venghi si accomodino”

“Signora ecco il lampadario ecco, quello che mi aveva commissionato, di fatto mio figlio”

Non fa in tempo a parlare che la signora scarta il pacco ed esulta in un “ma Bergamin lei è un furfante!”

“No il furfante è quel fio di buona donna di mio figlio!”

“Lei è un geniale furfante! Le commissiono un lampadario bianco e lei mi fa il colpo di genio e gli aggiunge delle macchie di colore, speriamo che il fio della buona donna assomigli al padre nel mestiere, bravo Bergamin, bravo!”

“Ah Lei dice che le piace? Ci speravo tanto signora Bergamin”

Prezzo: € 20,00